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Cloudflare denunciata per pirateria di manga

Il primo febbraio scorso 4 grandi case editrici di manga quali Kodansha, Kadokawa, Shueisha e Shogakukan hanno mosso una sentenza dal valore approssimativo di 3 milioni di euro (460 milioni di yen) nei confronti del CDN (Content Delivery Network) Cloudflare per aver fornito i suoi servizi a molti siti web di manga in scan colpevoli di pirateria.

Nel 2018 era stata già mossa una mozione contro il CDN che è sfociata in un accordo in cui Cloudflare avrebbe dichiarato cessare l’erogazione dei propri servizi a chiunque avrebbe portato dei manga piratati in Giappone.

Nella recente mozione i 4 membri della CODA giapponese (Content Overseas Distribution Association) accusano il CDN di essersi accordato con alcuni distributori illeciti per un ammontare complessivo di circa 4000 opere piratate e un numero di visite stimato superiore ai 300 milioni secondo Asahi Shinbun.

Nel comunicato pubblicato da Kodansha è stato aggiunto che la registrazione gratuita con il solo bisogno di un indirizzo email aiuta i pirati informatici a nascondere la propria identità e che gli ultimi hanno comunque avuto accesso al pagamento per il programma pubblicitario sui loro siti web.

Un portavoce di Cloudflare ha riferito allo stesso Asahi Shinbun che la propria compagnia non rappresenta il nocciolo del problema visto che loro offrono solamente un servizio e non sono direttamente coinvolti nella violazione dei diritti di autore delle varie opere.

Manga Publishers Sue Cloudflare Over Manga Piracy Problem - HOLLYMOVIES

Per aggiornamenti sulla vicenda continua a seguirci!

Fonti: Comunicato Kodansha | Anime News Network
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